L’implantologia dentale permette la sostituzione delle radici naturali dei denti con radici artificiali.

I pazienti con protesi mobili o che hanno denti da estrarre perché irrecuperabili, hanno la possibilità di sostituire i denti compromessi e quindi le loro radici con impianti protesizzati con corone in porcellana che simulano al 100% i denti naturali.

La sostituzione delle radici degli elementi dentali può avvenire immediatamente e contestualmente all’estrazione oppure in un tempo successivo.
Quando avviene contemporaneamente all’estrazione, parliamo di implantologia post estrattiva.
A loro volta, gli impianti possono essere protesizzati immediatamente e in tal caso parleremo di implantologia a carico immediato. Se la protesizzazione ha luogo in un momento successivo, parleremo di implantologia a carico differito.

Nel caso di implantologia a carico immediato, nella stessa seduta si posizionano l’impianto e il dente provvisorio, che permette al paziente di avere subito un dente nel luogo dell’intervento.

Nel caso dell’implantologia a carico differito, l’impianto deve riposare per un periodo di 3 – 5 mesi, prima di poter posizionare il dente provvisorio. Trascorso questo periodo, è necessario effettuare un altro piccolo intervento che consiste nel mettere allo scoperto l’impianto sul quale sarà posizionato un moncone di collegamento che successivamente ospiterà la protesi.

Quali sono i pazienti che hanno bisogno di ricorrere all’implantologia?
I pazienti che hanno bisogno dell’ implantologia sono coloro i quali hanno perso o che stanno per perdere un dente o una parte dei denti del cavo orale o addirittura che hanno perso tutti i denti.

Che altezza o spessore di osso ci vogliono per sottoporsi all’implantologia?
L’altezza minima di osso richiesta per poter usufruire di implantologia è di 10 mm e lo spessore minimo è di 4,5 mm.

Quando non c’è osso sufficiente per eseguire una implantologia normale, esiste un tipo di implantologia che si può ugualmente effettuare?
Quando non c’è osso sufficiente per inserire un impianto, esiste una tecnica chiamata implantologia iuxtaossea con la quale si aggira l’ostacolo ancorando un impianto intorno all’osso, ovvero tra osso e gengiva. La zona di elezione per questo tipo di impianto è la parte supero posteriore del mascellare.
Difatti, inserendo un impianto iuxtaosseo o sottomucoperiosteo è possibile inserire una protesi provvisoria dopo 20 giorni esatti, a partire dai quali il paziente sarà perfettamente in grado di masticare e alimentarsi correttamente.